Manutenzione e Industria 4.0, un’occasione di rilancio per le imprese italiane

In Liguria si profila una stagione di attenzione agli investimenti anche grazie alle misure predisposte da Governo e Regione. Queste ultime si avvalgono dei distretti tecnologici, quali il SIIT (Distretto Tecnologico Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati) potenzialmente in grado di coordinare progetti di investimento cofinanziati.

La stessa Confindustria ha favorito la creazione degli Digital Innovation Hub, ma è soprattutto l’analisi puntuale di quanto predisposto da alcune aziende particolarmente attive che restituisce una stima realistica di quanto il concetto di “Manutenzione 4.0” sia maturo: Risultati significativi e paradigmatici per l’intero panorama nazionale sono emersi nel corso del convegno AIMAN “Manutenzione e Industria 4.0, un’occasione di rilancio per la Liguria” tenutosi a Genova lo scorso 24 novembre nella prestigiosa cornice di Villa Cambiaso, sede della Scuola Politecnica di Ingegneria e promosso con la collaborazione della struttura operativa di ManTra.

La profonda ristrutturazione in atto nell’ex Finmeccanica, ora Leonardo, ha portato a puntare proprio all’uso dei nuovi paradigmi di gestione delle informazioni per orientarli alla manutenzione, come ha ricordato Gianfranco Caminale che ha parlato di Big Data Framework per la Manutenzione Predittiva.

Il revamping negli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani è stato il tema presentato da Giovanni Calcagno, titolare della Ruths che rappresenta una delle poche eccellenze italiane in grado di esportare in Francia tecnologie ad alto grado di innovazione in un settore particolarmente attuale.

Un altro “campione nascosto” impegnato in un processo di riqualificazione delle attività di postvendita è la COFI di Santa Margherita Ligure, attiva nella gestione tubi flessibili sulle navi militari; Giancarlo Dughera ha illustrato i piani futuri e le opportunità che derivano dalla corretta qualificazione delle risorse impegnate nella manutenzione durante il ciclo di vita di questi particolari beni.

L’ingegnerizzazione del sistema di gestione della manutenzione, con contestuale definizione dei KPI, gestione dei dati e rimodulazione dei piani di manutenzione, è l’argomento affrontato da Italiana Coke e illustrato da Claudio Berretta quale elemento qualificante di un profondo progetto di ammodernamento che l’azienda, che ha vissuto difficili momenti dovuti all’andamento dei mercati, ha saputo darsi. L’introduzione di un sistema informativo di manutenzione è stata, in questo caso, determinante.

La cosiddetta digital transformation, in questo caso declinata verso una centralità del ruolo della manutenzione industriale, è stata avviata con successo anche da un altro big, Ansaldo Energia, come ha descritto Luca Rosti, Head of Factory Services.

Digital Transformation e sistemi di Enterprise Asset Management sono del resto un connubio ben noto alla IB di Rapallo, di recente entrata nel gruppo RINA e che è stata un ed è ancora un protagonista di primo piano nel processo di evoluzione in corso nel mondo della manutenzione: il CEO Maurizio Ricci ha spiegato come le nuove piattaforme digitali hanno da tempo imposto agli EAM un aggiornamento costante dei modelli di business.

“Opportunità”, dunque, quale parola chiave per descrivere quanto oggi si può concretamente fare lungo una strada presa con convinzione anche dalle imprese liguri, aziende che vivono in una terra difficile e che si muovono su mercati altrettanto critici. Ma che hanno saputo, proprio grazie ad un approccio alla manutenzione orientato all’innovazione tecnologica, mantenersi al passo coi tempi. E in buona misura anticiparli, ripensando i propri modelli di business.